Monte Tiriolo

Con la sua cima di 848 m. s.l.m. ed i pendii estremamente scoscesi del versante orientale, il Monte Tiriolo si staglia al centro dell’istmo di Catanzaro. Esso è l’ultimo anello degli Appennini meridionali, sotto cui si apre la gola di Marcellinara. Alle falde della montagna si concentra una delle aree mineralogiche più interessanti della Calabria. Nell’area di contatto, molto apprezzati e ricercati sono i cristalli di Granato, Vesuviana e Gahnite. La vegetazione tipica presente sul versante orientale è costituita dal leccio e dall’acero campestre, mentre il versante occidentale presenta tipologie forestali introdotte da rimboschimenti effettuati negli anni ‘50. La parte sommitale si contraddistingue per la presenza di superfici aperte e rocciose a vegetazione prevalentemente erbacea. Il substrato calcareo del monte favorisce lo sviluppo di numerose specie floreali tra le quali, per forma e colori, spiccano le bellissime orchidee. Per le sue caratteristiche naturali e per la varietà dei suoi ambienti, il Monte Tiriolo costituisce un‘area naturale di notevole interesse faunistico. Moltissime le specie di animali presenti, alcune comuni come lo scoiattolo nero, il tasso, il ghiro, altre più rare, come il falco pellegrino e il picchio muraiolo. Il Monte si caratterizza inoltre come importante crocevia per gli uccelli migratori tra Europa ed Africa. Nelle giornate serene è possibile osservare l’intera area centrale della Calabria. Di grande suggestione anche i tramonti serali sullo Stromboli e sulle Isole Eolie.

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